Approvata su proposta dell’assessore Alberto Merelli la compravendita e la permuta di immobili nella zona dell’ex foro boario, individuata dall’amministrazione comunale, nell’ambito di un programma di riqualificazione delle strade e delle piazze del tessuto urbano, come meritevole di un intervento suddiviso in tre lotti. Il primo ricade su aree di proprietà del Comune limitrofe a immobili privati. Permuta e alienazione sono dunque funzionali alla sua realizzazione e comporteranno un introito per le casse comunali di 105.000 euro da destinare a spese d’investimento.
Il Consiglio Comunale ha nominato, con decorrenza dalla data odierna, Sabrina Baielli quale nuovo membro del Consiglio della Giostra, a seguito delle dimissioni di un precedente componente. Il Consiglio della Giostra ha carattere consultivo e di supporto a tutte le attività che concorrono alla realizzazione della scenografia della Giostra del Saracino, del corteggio storico, delle manifestazioni collaterali. È composto da nove membri di cui due nominati dai due terzi dei consiglieri comunali.
Approvata su proposta del vicesindaco Lucia Tanti la convezione che disciplina l’esercizio integrato di alcune funzioni socio-sanitarie tra Azienda Usl Sud-Est e Comuni della zona aretina: Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Subbiano. La convenzione, “frutto di un lavoro molto raffinato che ha coinvolto tutti gli uffici del sociale e i sei Comuni, intende valorizzare la funzione dei municipi. Devo riconoscere che in questo percorso è stato utile il contributo dell’assessore regionale Serena Spinelli, per giungere al punto di caduta che contempera due esigenze: quella della Regione Toscana di dare risposte d’integrazione piena dove il cittadino non percepisca l’esistenza di più scalini tra un ente e l’altro e la non meno legittima volontà dei Comuni di non rinunciare alla propria vocazione e di avere piena disponibilità su personale e risorse”.
Per Donella Mattesini “se ogni Comune gestisce il suo budget non c’è vera unità d’intenti. Dispiace inoltre che la convenzione trascuri i dati sui bisogni reali e la qualità della vita delle persone e non preveda uno sportello che eviti agli utenti di passare come da un ente all’altro. Se vogliamo far lavorare insieme persone che vengono da esperienze diverse occorre una formazione specifica che prima le avvicini. Leggo inoltre che la convenzione fa riferimento al solo settore della non autosufficienza e dell’assistenza alle persone che si trovano in questa condizione, con l’intento poi di estendere l’accordo all’ambito della disabilità. Questo segna una grande differenza con altre esperienze promosse dal centrosinistra che abbracciavano tutti i servizi”.
Nella sua replica il vicesindaco Lucia Tanti ha ricordato l’esistenza di un punto unico di accesso ai servizi. “Sono inoltre politicamente orgogliosa che Arezzo, come gli altri enti coinvolti, non abbia ceduto quote di sovranità: personale e risorse vanno mantenute in capo ai Comuni. Non siamo arrivati ultimi ma primi a delineare un rapporto di pari dignità con la Regione. E partire con un servizio per poi procedere ad allargare le maglie significa voler fare le cose per gradi perché così richiede la delicatezza di tali materie”.