Consumo responsabile e sostenibile e cultura del territorio: al via una serie di incontri nelle scuole di Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo

Raccontare una storia, raccontare la passione di chi coltiva la natura e vedere la curiosità negli occhi dei bambini, ma non solo: si è svolto nei giorni scorsi il primo incontro previsto nella scuola primaria del Corsalone che rientra nel più ampio progetto finanziato dal Bando Borghi, per la sensibilizzazione al consumo responsabile e sostenibile, alla cultura del territorio e ai mestieri e alle professioni che ne derivano.

Il progetto intende stimolare, non solo i più piccoli ma in generale tutti i cittadini di Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo, a promuovere e vivere in linea con i principi culturali legati alla ruralità e alla responsabilità. A tale obiettivo sono previsti specifici interventi in entrambi i comuni che si suddividono su due target: la scuola e la comunità intera. Riguardo alle azioni previste in ambito scolastico, che appunto hanno già preso il via nella scuola primaria del Corsalone, puntano a sensibilizzare la fascia 6-12 anni al consumo responsabile e sostenibile, alla cultura del territorio ed alle professioni e mestieri che ne derivano. 

In particolare sono previsti degli incontri “dal campo al piatto” fra le classi delle scuole elementari ed i produttori, assistiti da personale specializzato; incontri basati sulla “favola del cibo”, con un concorso relativo alla creazione di una favola che abbia per oggetto i prodotti del territorio e che verrà raccontata con un podcast; e infine è in programma uno “spettacolo sul cibo” con i bambini delle scuole coinvolte metteranno in scena uno spettacolo basato sulla fiaba.

Ma lo sviluppo e l’implementazione di strategie e investimenti integrati basati sul territorio richiedono anche il coinvolgimento delle comunità locali: lo sviluppo continuo delle capacità a tutti i livelli è particolarmente importante per migliorare l’attuazione partecipativa delle strategie. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale deve essere infatti un sentimento condiviso della comunità residente. In modo particolare tramite questo intervento si vuole stimolare i cittadini dei due comuni a promuovere e vivere in linea con i principi culturali legati alla ruralità e alla responsabilità, rendendo i territori più attrattivi anche verso i futuri residenti che scelgono l’area inseguendo un’idea di benessere e stile di vita sano.

Ufficio Stampa
Unione dei Comuni Montani del Casentino

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