Home Attualità Decoro in zona Saione, Demos: “Via Bellotti monumento all’incuria aretina”

Decoro in zona Saione, Demos: “Via Bellotti monumento all’incuria aretina”

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La nota di DEMOS, l’Osservatorio dei Cattolici Democratici:

Continua il Viaggio dell’Osservatorio DEMOS attraverso la città di Arezzo, luoghi e aree urbane, sviluppo e cura dei quartieri della città cara a Giorgio Vasari.

Continua la campagna d’opinione dei cattolici democratici di DEMOS per la Bell’Arezzo, la cura e la bellezza, il pungolo e la prospettiva, l’arte e il decoro. 

L’Osservatorio della Rosa bianca, questa volta, mette sotto la lente d’ingrandimento, una porzione di territorio di confine tra Saione e Giotto, due quartieri cari all’attenzione di DEMOS.

Terra di confine dopo il sottopasso di via Trasimeno, a lato dei binari della ferrovia. È terra abbandonata, piena di transenne, talune abbattute, la rete arancione sbrindellata, squarciata, lo sporco è sovrano, pezzi di cemento a far da penosa corona e lì svetta il palo con la bella scritta via michele bellotti (tutto in lettere minuscole, nome e cognome) tipografo aretino (già via trasimeno).

Il luogo, insieme a via Provenza, è noto per la frequentazione di tossicodipendenti, per i tappetti di siringhe, talvolta bonificati, che giungono a lambire i binari della strada ferrata. 

La fine di via Bellotti è letteralmente un monumento all’incuria aretina, un ennesimo insulto civile a quell’Arezzo che i cattolici democratici di Arezzo vogliono Città dei Grandi, Capitale italiana della Cultura nei prossimi anni. Arezzo merita cura e decoro, progetti culturali e prospettive di turismo di qualità, scelta e idea di e per la Città d’Arte, iniziando a realizzarla come Capitale della Toscana Orientale. 

Saione è quartiere interculturale, è prospettiva comunitaria, è modello di società civile se, insieme, cittadini e amministrazioni sapremo segnalare e curarne le difficoltà, riportare a decoro i luoghi fatiscenti, prevenire i traffici illegali, riportare i territori, abbandonati all’incuria e ai torbidi, alla comunità civile.

Via Michele Bellotti (tipografo aretino) torni a decoro.

Non abbandoniamo Arezzo.

Arezzo siamo tutti!

Fonte: DEMOS Osservatorio cattolici democratici

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