I cosiddetti ecoreati sono danni contro l’ambiente, ferite che colpiscono i beni comuni e che portano gravi conseguenze anche alla salute e alla sicurezza delle persone. Ciclo illegale del cemento e abusivismo edilizio, danni alla fauna e alla flora, ciclo illegale dei rifiuti, incendi boschivi, agrimafie, sofisticazioni alimentari e caporalato, traffico illegale di beni culturali. Tanti affari illeciti e pericolosi che spesso sono gestiti da organizzazioni criminali. Per indicarli Legambiente ha coniato il termine Ecomafia, ormai entrato nel linguaggio comune, e con la collaborazione delle forze dell’ordine incaricate di indagare, punire e prevenire questi crimini, pubblica ogni anno un rapporto che contiene dati preziosi per comprendere come e dove si annidano i reati contro l’ambiente e per promuovere richieste soprattutto in ambito giuridico in difesa dell’ambiente e degli esseri viventi che lo popolano.
Nel 2022 la morsa dell’ecomafia non si arresta. In Italia sono 30.686 le illegalità ambientali registrate con una media di 84 reati al giorno. I 12.216 reati nel ciclo illegale del cemento hanno subito un’impennata importante segnando un +28,7% rispetto al 2021. Aumentati del 4,4% anche i reati contro la fauna (6.481) e gli illeciti nel ciclo dei rifiuti raggiungono quota 5.606.
A livello nazionale preoccupano ancora la corruzione, la diffusione dei Comuni sciolti per mafia e dei clan censiti. Ma anche in Toscana gli esiti delle attività investigative condotte negli ultimi anni confermano come la nostra regione attiri gli interessi delle organizzazioni criminali che tentano di intercettare nuove opportunità di business.
La classifica regionale dell’illegalità ambientale nel 2022 ha visto la nostra regione al settimo posto nella graduatoria: 2.085 reati; 1.614 persone denunciate; 13 persone arrestate; 245 sequestri.
E’ quindi importante informare e sensibilizzare più persone possibile. Il circolo Legambiente organizza martedì 19 marzo alle ore 17.30 presso la Feltrinelli Point di Arezzo l’incontro con Enrico Fontana, giornalista e responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente.
L’attività del circolo aretino non si ferma qui. Da alcuni mesi è impegnato in un interessante progetto educativo, “Cantieri di bellezza”, realizzato con ACB Social Inclusion, NoMad Filodramma e numerose scuole del territorio e con il contributo di Regione Toscana Bando “Progetti di promozione della cultura della legalità nelle scuole toscane”. Un percorso che sta coinvolgendo oltre 60 classi dalle primarie alle secondarie di secondo grado, che porta bambini e ragazzi a confrontarsi con i temi della legalità, del rispetto delle regole, dell’impegno contro i reati sull’ambiente e che li vede coinvolti in azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Tutti i dati nazionali e regionali sul sito noecomafie.it
Uff. Stampa
Legambiente Arezzo