“Fimer sta per morire, il tempo è finito. E il teatrino a cui assistiamo è obbiettivamente vergognoso.” A dirlo è il segretario generale della Fim-Cisl Alessandro Beccastrini, in merito alla vertenza che riguarda lo stabilimento di Terranuova Bracciolini.
“Come Fim-Cisl – dice Beccastrini – abbiamo appreso delle dimissioni ufficiali dell’ingegner Bertazzini dal cda di Fimer e in maniera ufficiosa di un nuovo accordo tra azionisti/proprietà e il fondo Greybull, che da tempo sosteniamo possa essere una valida soluzione per il gruppo. Fimer però sta per morire, il tempo è finito. E il teatrino che anche stamani si evince da alcuni organi di stampa, con 2 membri del cda che non si dimettono e tengono così in ostaggio un intero territorio e 300 famiglia più l’indotto, è obbiettivamente vergognoso.”
Preoccupato per l’andamento della vertenza anche il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, che si unisce a Beccastrini nel lanciare un appello alle istituzioni. “Chiediamo – dicono i due sindacalisti – al Ministero di convocare immediatamente un tavolo per capire la situazione e alle istituzioni toscane di svegliarsi, Fimer o si salva adesso o mai più.”
“Ci rivolgiamo anche al tribunale di Milano – riprende Beccastrini – per chiedere che, attraverso i commissari, vigili attentamente sull’operato dell’attuale cda rimasto in carica. Qui ci sono precise responsabilità personali, non è il caso di una multinazionale che se ne va. Il fondo Clementy per noi non da sufficienti garanzie al gruppo e sarebbe bello capire le operazioni di tale fondo negli anni precedenti. Cercheremo in ogni modo di tutelare questa realtà, a questo punto anche e soprattutto legalmente.”