Ghinelli e Carlettini rispondono alla Cisl: chiarezza sui numeri della Polizia Municipale e sul metodo del confronto

NOTA DEL SINDACO ALESSANDRO GHINELLI E DELL’ASSESSORE GIOVANNA CARLETTINI 
“Al di là dei numeri errati riportati dal rappresentante della Cisl sull’organico della polizia municipale pubblicati oggi nella stampa, aspetto sul quale entreremo, ci preme innanzitutto sottolineare una questione di metodo: per tutto ciò che riguarda l’organizzazione dei servizi del Comune di Arezzo, PM compresa, per riportare lamentele e avanzare proposte, per trattare le questioni in modo chiaro, c’è una sede istituzionale. Ed è la Rsu che settimanalmente viene convocata dall’inizio del mandato, a dimostrazione di come questa amministrazione abbia sempre fatto del dialogo e dell’ascolto con i rappresentanti dei dipendenti un punto fermo. Lì si pongono e affrontano i problemi. Non in altro modo, tirando giornalisticamente per la giacchetta sindaco e assessore con uscite stampa che scavalcano proprio il confronto serio e leale che siamo sempre disposti ad accettare.
E veniamo anche alla questione di merito , ovvero dei numeri e degli organici: la polizia municipale ha 72 agenti e 12 coordinatori, con questi ultimi raddoppiati grazie all’amministrazione in carica. Se contiamo anche il comandante abbiamo 85 persone in servizio a cui si aggiungeranno entro l’anno 9 agenti assunti grazie al recente concorso che abbiamo indetto proprio per fare fronte a eventuali carenze. Entro dicembre 2024 saremo dunque a 94 effettivi, cifra in realtà mai raggiunta in passato, che si avvicina alla ‘quota 100’ da noi auspicata e che comunque si distanzia dai ‘solo 70’ denunciati dalla sigla sindacale. Pochi? In sofferenza? Intanto registriamo che gli agenti della PM sono sul campo a occuparsi di procedure sanzionatorie amministrative, delle violazioni al codice della strada, del presidio del territorio, garantiscono la sicurezza di tutte le manifestazioni sportive cittadine, collaborano con le altre forze dell’ordine in attività di indagine e repressione e tanto altro. Di questo lavoro quotidiano siamo soddisfatti e per questo non tralasciamo alcun aspetto del loro benessere e ogni istanza che vorranno porci. Purché sia fatto in maniera trasparente”.

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