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Giorgi: “Arezzo è abbandonata, urge aprire un confronto per il bene della città”

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Giuseppe Giorgi

La nota di Giuseppe Giorgi, Consigliere assemblea PD Toscana:

È possibile l’unità dei movimenti cittadini, l’unità delle espressioni di centrosinistra, l’unità degli interessi propulsivi? È possibile l’alternativa di cittadinanza? Ora è urgente aprire un confronto civile, sociale, politico su Arezzo, il suo presente, il suo futuro, se non fosse  ridondante direi che Arezzo ha bisogno di AREZZODEMOCRATICA. 

Gli ultimi anni ci mostrano lo sprofondo in cui è piombata Arezzo, pochi esempi: l’altissimo abbandono scolastico, la Casa delle Culture chiusa, la Caserma dei vigili urbani proposta in un luogo “ striminzito “ e già bloccato dalle insolvenze di attuazione, lo sperpero di denaro pubblico, l’assenza di un progetto culturale di sviluppo, i Grandi sostituiti da Celti, speck e salumi, le start up abbandonate, tante assenze, troppe come … le buche.

Le destre comandano ma non governano, Arezzo è abbandonata!

Da tempo lavoro, lavoriamo, dentro e fuori il mio, il nostro partito, il PD, sul piano culturale, civile, sociale, con proposte e idee, penso ad es. ad Arezzo Capitale italiana della Cultura, per unire la città attorno a un “sogno” positivo e così per la PROVINCIA GRANDE fare coesione sociale per ripartire insieme all’insegna della migliore tradizione civile e delle competenze sociali di una città che merita un governo migliore.

Ho ricevuto un personale invito politico a partecipare all’Assemblea “ Una città per cambiare” che si terrà stasera ad Arezzo in piazza Sant’Agostino. La ritengo lodevole e utile per il percorso per una Alternativa Popolare aretina.

È urgentissimo aprire un confronto diffuso per il bene di tutta la città. Uniamo la città divisa. Sia la cittadinanza con le sue attese, paure, proposte, esperienze a farsi protagonista dei Forum Popolari di Comunità, siano i giovani, le donne, gli uomini di Arezzo a essere protagonisti di una nuova partecipazione civile. Ai partiti, movimenti, liste, l’intelligenza di superare l’autoreferenzialità, la generosità dell’insieme si può, l’orgoglio del proporre idee per un programma comune. 

Da parte mia m’interessa che Arezzo abbia decoro e manutenzione per il ben essere e anche per candidarsi seriamente a Capitale italiana della Cultura, che l’amministrazione abbia a cuore la crescita delle start up e sostenga lo sviluppo del grande polo manifatturiero aretino, m’interessa che la Città di Giorgio Vasari abbia un progetto strategico come Città dei Grandi per il turismo di qualità.

Andrò all’Assemblea “Una città per cambiare”, vi porterò questi tre temi, non ci andrò a mani vuote. 

Confronto aperto, nei quartieri, con i mondi reali, con le attese di cittadinanza, programma comune.

Programma popolare, partecipativo, unità, unità, unità  per l’ ALTERNATIVA POPOLARE Aretina.

 AREZZO Città dei Grandi è possibile!”

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