“Si rimane sorpresi, quasi allegri ed a nostra volta anche noi preoccupati a leggere le note di Fratelli d’Italia. Appare di tutta evidenza che le condizioni della classe dirigente della “destra municipale” non siano esattamente delle migliori. Ci permettiamo di dire che forse se di involuzione demagogica occorre discorrere, prima sarebbe meglio farlo nei propri schieramenti.
Sappiano i lettori che nel Partito Democratico l’opinione espressa della classe dirigente è frutto di pluralismo e dialettica interna. Altrettanto non può dirsi nei firmatari del comunicato di FdI le cui affermazioni ci appaiono più un dissing (chiedere ai più giovani il significato) politico ad personam che posizioni costruttive per la città. Peraltro, su questo aspetto, il riflesso sembra essere sempre condizionato dalla solita mano padronale, il titolare di questa maggioranza tigre di carta. Si rimane allegri, perché aiuta tutti a capire la differenza tra noi e loro, tra chi non ha interesse ad esercitare il potere amministrativo temporaneo assegnatogli dai cittadini, ma pensa solo a mantenerlo, o ad accrescerlo.
E chi invece cerca di portare attenzione ad una città decadente negli usi amministrativi. Cantieri fermi con impegno importante di bilancio, grandi buche che per la noncuranza diventano crateri e i cui relativi “aggiustamenti” hanno un ciclo di vita di qualche giorno solamente, mezz’ora di temporale e allagata mezza città, odori preoccupanti e nauseabondi. La spartizione sulle partecipate, unico oggetto di loro interesse.
Un altro mondo è possibile diceva qualcuno, ma non per i nostri dirimpettai di Fratelli d’Italia, il cui pensiero, l’ossessione forse, è colpire tutto ciò che non si allinea al loro pensiero, che non si è neanche capito quale sia, tra l’altro. Con una carezza che facciamo anche verso quei moderati loro alleati, cui certi toni e modi dovrebbero rimanere indigesti, ma si vede preferiscono un silenzio placcato di vergogna sui metodi adottati dai loro alleati.
Si rasserenino, i poco amici di Fratelli d’Italia. Ci sarà sempre in questa città qualcuno che gli ricorda cosa dovrebbero fare e non fanno da anni. Lo troveranno nelle sedi istituzionali e politiche come sempre, e lo troveranno nei mercati e nelle piazze di questa città che ha carattere e che non si piega alle piccole e grandi prepotenze.
Siamo democratici, è nel DNA, e riportiamo tutto quello che in questa città va fatto meglio o va fatto e basta, non solo perché sana opposizione democratica, ma anche per dare una vera alternativa e costruire una città di provincia attrattiva per lavoratori, giovani e famiglie. Agli antipodi di quello che (non) state facendo.
Grazie ancora per la chiarezza con cui fate capire la differenza, aiuta gli elettori a comprendere, unici protagonisti a dover valutare i progetti politici, non voi. Pensate alle vostre mancanze, non sembrate in grado di dare giudizi e consigli in casa altrui”.