Rapine nel centro storico in danno di minori: la Polizia individua gli autori ed esegue una misura cautelare

Nell’ambito dell’azione di contrasto ai fenomeni della delinquenza e devianza giovanile, la Polizia di Stato ha eseguito, nella giornata di ieri, un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora, con contestuale obbligo di permanenza notturna in casa, nei confronti di un diciannovenne.

Le indagini, condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Arezzo, diretti dal dottor Sergio Leo hanno riguardato una serie di rapine commesse in danno di minorenni nel centro storico di Arezzo lo scorso 20 gennaio 2024, in orario serale.

In particolare sono stati individuati gli autori di quattro episodi delittuosi commessi nel corso di quella serata e, grazie a minuziose indagini svolte tramite le dichiarazioni delle parti offese, dei testimoni, nonché l’analisi degli impianti di videosorveglianza del centro cittadino, ne è stata ricostruita l’esatta dinamica.

Sono quindi stati denunciati il diciannovenne, destinatario della misura cautelare, e due complici minorenni; nei confronti dei tre è stata data esecuzione ai decreti di perquisizione domiciliare emessi sia dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo che dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale  dei Minori di Firenze, che hanno permesso di rinvenire ulteriori solidi elementi probatori a loro carico, tra cui le scarpe oggetto di una delle rapine del 20 gennaio scorso.

Inoltre, all’interno dei telefoni cellulari in uso agli indagati, sono stati rinvenuti dei video in cui i tre si ritraevano dopo aver commesso i reati.

Con riferimento alle modalità del fatto, i tre avevano avvicinato le loro vittime minorenni, chiedendo loro di consegnare capi di vestiario o soldi; in alcune occasioni, in caso di diniego, è stata anche utilizzata violenza fisica. Tre delle quattro rapine sono state commesse in concorso dagli indagati, mentre un singolo episodio, commesso sempre nel corso della medesima serata, ma prima delle scorribande nel centro storico, è addebitabile al solo maggiorenne.

I tre dovranno rispondere delle loro condotte di fronte all’Autorità Giudiziaria competente.

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